MAMMA MARY ADOTTATA!
Ebbene sì! Capita anche questo...capita che un cane di taglia grande venga cercato, fortemente voluto e infine portato a casa con sé!
Capita anche che il cane in questione possa essere un cane con un conclamato problema sanitario (leggi leishmaniosi) che tanto spaventa al solo nominarlo e che addirittura porta dei veterinari a suggerire alle persone di desistere dall'adozione...l'ignoranza fa vittime...e le vittime sono tutti quei cani che in gabbia ci moriranno per pareri "medici" dati con leggerezza e superficialità.
Quella che vogliamo raccontarvi oggi è una storia bellissima e con un meraviglioso lieto fine!
Flavia è una delle protagoniste di questa storia, questa ragazza STRANISSIMA (ce ne fossero di più di persone come lei!) che aveva questa incredibile voglia di adottare proprio un maremmano invece del solito cane piccolo che più piccolo non si può...e UDITE UDITE, non le interessava neanche troppo l'età del cane o il suo quadro sanitario...lei si è fatta pazientemente un giro in canile, ha iniziato addirittura a fare volontariato per poter prendersi tutto il tempo che le serviva e continuerà a fare volontariato perché se lo si inizia a fare con la giusta predisposizione d'animo, non si può fare a meno di tornare da tutti quegli occhi che saluti con il cuore gonfio ogni volta che gli richiudi il cancello di una gabbia sul muso.
E così, turno dopo turno, ha conosciuto quella che in canile si chiamava Mamma Mary!
Mamma Mary aveva questo buffo nome perché è entrata in canile con sua figlia che è stata rapidamente e meravigliosamente adottata, mentre lei, già adulta e per di più positiva alla leishmaniosi, ancora non aveva trovato la giusta adozione nonostante il suo carattere meraviglioso perché c'era sempre quel neo incancellabile che demotivava gli adottanti.
Il fatto di essere positiva alla leishmaniosi ha rischiato di essere per un cane della sua stazza una condanna al canile a vita...e invece per fortuna Flavia è andata oltre, non si è fatta spaventare e ha lasciato che fosse il suo istinto a prevalere su tutto e una volta innamoratasi del cane, non era più importante il quadro clinico.
La leishmaniosi purtroppo continua ad essere una condanna a un carcere a vita per un sacco di cani che in canile ci sono entrati già malati o che lì hanno purtroppo contratto la malattia. Ovviamente in canile si possono fare controlli e terapie se necessario, ma purtroppo questa malattia infettiva per nulla pericolosa per l'uomo che tanto spaventa, porta molte persone a rinunciare ad adottare...come sia possibile provare empatia e affezione per un essere vivente e rinunciare a tutto questo solo per un problema sanitario, a noi volontari risulta davvero difficile da comprendere.
Un cane anche se esce dal canile senza problemi sanitari avrà comunque bisogno di assistenza sanitaria nell'arco della sua esistenza, chiaramente la leishmania necessita di una maggiore costanza e attenzione quanto meno nei controlli, ma non è una malattia invalidante e può essere tenuta sotto controllo facilmente con semplici cure giornaliere, può addirittura arrivare a negativizzarsi (cosa che spesso succede quando i cani vengono portati a casa e ricevono le giuste cure e attenzioni) senza più costituire un pericolo per la salute del cane.
La magnifica storia di Flavia e quella che oggi si chiama Gea, ci insegna che non esiste il cane perfetto in assoluto, ma esiste una magia che si instaura fra quella persona e quel cane e questo succede a prescindere da tutto il contorno...ora Gea è in ottime mani, Flavia saprà darle tutto ciò di cui ha bisogno, sia per quanto riguarda le cure sanitarie che per superare tutte le sue timidezze legate a una vita piatta fatta di nulla fino ad oggi e noi come volontari, oggi siamo un po' più contenti del solito, perché sappiamo che ora Gea potrà viversi quel futuro che tutti i cani come lei meritano!
Speriamo ci siano più storie come queste da raccontarvi nel futuro!
Grazie Flavia e buona vita dolce Gea!!